lunedì 10 novembre 2008

Figli spirituali delle Streghe

Siamo noi che in quest'alba ci muoviamo
Per dare luogo ad un nostro futuro,
E ne ho visti, dispersi per le strade,
Che ricercando un buco o un po' di droga,
Tra notte e nebbia delle prostitute,
Hanno ceduto il corpo a pochi soldi,
Oppure a sé stessi abbandonati,
Cercare un tetto purché a basso costo,
Pur di dimenticar d'essere vivi.

Ed altri poi fiorire da quel fango,
Raggiungere i posti più elevati,
Dell'aggregato umano e di quel rango
D'artisti, di poeti, e cineasti,
Di teatranti, stilisti e narratori,
Al fine di narrar del tenebroso
Sentiero che appartiene ai loro figli,
E che è poi una ricerca di sé stessi,
Che si può perder nell'oscurità.

Abbandonati nel nostro percorso
Soli eppur sicuri del sentiero,
Noi ci muoviamo tra le fronde e i boschi,
Per riportare all'uomo quelle voci,
Che fra le tecniche ha dimenticato,
E poi tra gli incantesimi e le essenze,
Cerchiam di uscire da quel labirinto
Metallico di macchine inumane,
Che han distrutto tante vite umane.

E' una fiamma di torcia che ci guida
Brandita da Persefone immortale,
Noi la seguiamo perchè a Lei si affida
La nostra veste fragile e ferale,
E se portiamo ad oggi il Medio Evo,
E' un Medio Evo privo di violenza,
I nostri fuochi son d'amore e pace,
Di contro a quei che hanno i nostri avi
Bruciato come bestie da macello.

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