Si confonde nel vortice dell'eco
Il canto notturno delle streghe,
E risale dal triste mulinello
Come in silenzio il sole oltre il mulino;
Mentre le flebili scaglie della polvere,
Gettate a terra quali radici d'ogni nulla
Aderiscono a un crepaccio,
Che suona note del vuoto della notte.
Intanto vibrano tonalità perdute
Di musiche sconfitte oltre le stelle,
E s'inabissa in pozzanghere di fango
Un pensiero privo di essenzialità,
La stella non si muove ma la foglia
Ondeggia piano nell'oscurità,
E ne rimane un pianto a rifugiarsi
Presso i tuoi occhi, e più non se ne va.
lunedì 10 novembre 2008
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