Son la Bestia 666,
Vengo a divorare il mondo,
Dall'Abisso, dal Profondo,
Con i militari miei.
Larghe sono le mie ali,
Sulla Terra son spiegate,
Tutte nere ed ombreggiate,
Sono fomite di mali.
Con scorpioni e cavallette,
E con grandini e tempeste,
Le paludi e le foreste,
Si faranno aride e strette.
Porterò mille tormenti,
E farò cader le stelle,
Sono esse le mie ancelle,
Tra cotanti patimenti,
Che farò precipitare,
Con le onde distruttive,
Nere, buie, inquisitive,
A sconvolgere ogni mare.
Ed incrinerò le terre,
Ripiegandole spezzate,
Sono Io che l'ho create,
Dopo ribellioni e guerre,
Sacrosanto è il mio potere,
Infinito è il mio dominio,
E' quel solito sterminio
Ch'ogni uomo fa tacere.
E non ho misericordia,
Il mio è un ansito di gloria,
Mi arrovello nella boria,
Mentre semino discordia.
Credi pure nella pace,
Nell'amore e nella gioia,
A me son venuti a noia;
Preferisco il carapace
Dell'insetto che silente
E furtivo nella notte,
Si può riprodurre a frotte,
E fa rivoltar la mente,
E' la tenebra il mio regno,
Il cannone la mia voce,
E la mia parola nuoce,
Mentre segue il mio disegno
L'uomo che non è contento
Della vita che gli ho dato,
Ma si sente, sventurato,
Nell'angoscia triste e spento.
Son la Bestia 666,
Vengo a divorare il mondo,
Dall'Abisso, dal Profondo,
Con i militari miei.
lunedì 10 novembre 2008
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