lunedì 10 novembre 2008

Vecchio salice

Cadono i rami del salice piangente
Sulla corsia che ti porta lontano
Da un'esistenza stretta da radici
Che non ti danno gemme o nutrimento,
Tra fiori che non hanno più profumo,
Fragile vagabonda che ti sposti
Tra una borsa della spesa ed un panino,
Guidando verso falsi sentimenti,
Come merci disperse per le strade
E decorate con finti sospiri,
Per sbriciolare la tua sensazione.

La nuvola che copre il tuo orizzonte
E' come un soffio freddo nei tuoi occhi,
Non guardi più al futuro neanche credi
Che giaccia nel deserto il tuo ricordo,
Che scivolando come in un ripiano
Un vecchio libro di seconda mano,
Lascia vedere solo una figura:
Un albero che guarda verso il corso,
Un'auto che si ferma per parlare,
E poi carezze fatte d'un velluto
Amaro come sale senza pioggia.

E dopo torni al salice piangente,
Che copre il volto che verrà domani.

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