lunedì 10 novembre 2008

Il Vampiro II

Si leva dalla fossa
Quell'orrido Immortale,
Si cuce sulle ossa
Il segno del suo Male.

Lui brama il nutrimento
Corrente in quel tesoro,
Che è sempre in fermento,
Siccome rosso oro.

L'occhio è cupo e nero,
La tenebra nasconde,
Si sa mostrar sincero,
Il fascino diffonde

D'un'ipnotica malizia
Che strega il suo bersaglio,
Lo coccola e lo vizia,
Colpendo col suo maglio;

Dell'Arte Nera artefice,
Dei Simboli sovrano,
Sacrilego pontefice,
Realtà di ciò ch'è vano,

La vita infranta in morte,
La morte infranta in vita,
La Croce è il suo calvario,
Il suo contrario atroce.

Non ha più sentimento,
Non ha più umanità,
Si muove con il vento,
Infrange la realtà;

Il Sole lo ferisce,
La luce gli dà fuoco,
Tra fiamme lui perisce,
In un orrido gioco:

La parodìa dell'astro
Diventa immantinente,
Ne resta un unto impiastro,
Che fa tremar la mente.

Ricade nella fossa
Quell'orrido immortale,
Si scioglie dalle ossa
Il segno del suo Male.

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